Le locomotive FS Gr.835 nel modellismo
Descrizione della manutenzione dei modelli di locomotive a vapore FS Gr.835 Rivarossi e miglioramenti estetici.
Pillole di … informazioni: tecniche, normative e scientifiche
Descrizione della manutenzione dei modelli di locomotive a vapore FS Gr.835 Rivarossi e miglioramenti estetici.
La valutazione dei residui dei pesticidi nei prodotti ortofrutticoli è continuata su alcuni prodotti tipici di produzione emiliano romagnola.
Precedentemente sono stati esaminati, in altrettanti articoli, i risultati dei residui dei pesticidi dell’attività di controllo ufficiale negli alimenti vegetali e del programma coordinato comunitario.
Nel contesto della valutazione dei residui dei pesticidi nei prodotti ortofrutticoli ci è parso logico inserire anche alcuni tra i prodotti tipici della mia Regione.
Consultando il sito web della Regione Emilia Romagna siamo risaliti alle statistiche agrarie dell’anno 2021, i più aggiornati che sono stati trovati (data pubblicazione: 01 Luglio 2022).
La valutazione dei residui dei pesticidi nei prodotti ortofrutticoli è continuata su alcuni prodotti tipici di produzione emiliano romagnola.
Precedentemente sono stati esaminati, in altrettanti articoli, i risultati dei residui dei pesticidi dell’attività di controllo ufficiale negli alimenti vegetali e del programma coordinato comunitario.
Nel contesto della valutazione dei residui dei pesticidi nei prodotti ortofrutticoli ci è parso logico inserire anche alcuni tra i prodotti tipici della mia Regione.
Consultando il sito web della Regione Emilia Romagna siamo risaliti alle statistiche agrarie dell’anno 2021, i più aggiornati che sono stati trovati (data pubblicazione: 01 Luglio 2022).
Le progenitrici: le locomotive RM 6807 – 6900 Le nostre Gr.835 non furono le prime locomotive progettate per il servizio di manovra. Prima della nazionalizzazione della rete ferroviaria italiana, le ferrovie private utilizzavano per i servizi di manovra le locomotive più antiquate, non più adatte per i servizi di linea. In questo modo si prolungava …
Il Reg. (UE) 396/2005 all’art. 29 – programma comunitario coordinato di controllo (PCC) riporta: “La Commissione elabora un programma comunitario coordinato di controllo pluriennale che specifica i campioni da inserire nei programmi nazionali di controllo e tiene conto dei problemi riscontrati in relazione all’osservanza degli LMR stabiliti nel presente regolamento, allo scopo di valutare l’esposizione dei consumatori e l’applicazione dell’attuale legislazione”.
Con questo articolo dal titolo: gli alimenti vegetali e i residui dei pesticidi si propone un piccolo studio sui risultati dell’attività di controllo ufficiale. I dati esaminati sono stati tratti dalle relazioni annuali pubblicate sul sito del Ministero della Salute. Si fa riferimento al periodo 2015 – 2019, anno di ultima pubblicazione disponibile.
one di un metodo di prova per l’analisi dei residui dei pesticidi serve a dimostrare che le caratteristiche di prestazione sono adeguate all’uso. La norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 ha adottato prescrizioni per la validazione dei metodi. Ora è in vigore la UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 che ha aggiornato e sostituito la precedente norma. In primo luogo, possiamo affermare che la validazione di un metodo di prova ha costituito un onere a carico del Laboratorio e degli analisti coinvolti. Tuttavia uniformare i criteri e le modalità di validazione ha costituito risposta ad una esigenza molto sentita dai Laboratori. Infatti il disporre di un protocollo comune ha costituito un punto di forza per chi si stava avvicinando all’accreditamento e chi invece tale percorso già lo aveva attuato. Avere a disposizione una metodologia di validazione comune tra i Laboratori, diventa la base per confrontare tra loro i dati ottenuti dalle varie strutture analitiche.
one di un metodo di prova per l’analisi dei residui dei pesticidi serve a dimostrare che le caratteristiche di prestazione sono adeguate all’uso. La norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 ha adottato prescrizioni per la validazione dei metodi. Ora è in vigore la UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 che ha aggiornato e sostituito la precedente norma. In primo luogo, possiamo affermare che la validazione di un metodo di prova ha costituito un onere a carico del Laboratorio e degli analisti coinvolti. Tuttavia uniformare i criteri e le modalità di validazione ha costituito risposta ad una esigenza molto sentita dai Laboratori. Infatti il disporre di un protocollo comune ha costituito un punto di forza per chi si stava avvicinando all’accreditamento e chi invece tale percorso già lo aveva attuato. Avere a disposizione una metodologia di validazione comune tra i Laboratori, diventa la base per confrontare tra loro i dati ottenuti dalle varie strutture analitiche.
La selettività è una delle caratteristiche di prestazione che il Laboratorio deve valutare durante la validazione di un metodo di prova. Dal documento VIM vocabolario internazionale di metrologia, riportiamo la definizione: “attitudine di un sistema di misura, impiegato nell’ambito di una procedura di misura specificata, a fornire per uno o più misurandi dei corrispondenti valori misurati indipendenti da altri misurandi o da altre grandezze presenti nel fenomeno, corpo o sostanza in esame”
Un modo per limitare la presenza di vespe e calabroni nelle vicinanze.