Il mio lavoro

Dopo la laurea magistrale e la successiva specializzazione, ipotizzavo che il futuro luogo di lavoro sarebbe stato fuori dalla mia città: Ferrara. Come chimico avevo il desiderio di lavorare in un laboratorio e mai avrei pensato di trovarlo a due passi da casa. Andai a fare dei colloqui in varie città (Bologna, Genova, Milano, ecc.) puntando su aziende importanti. Come oggi, credo, ed anche a quei tempi, come tanti, cercavo nel mio lavoro futuro motivazione e soddisfazione professionale, che ripagasse l’impegno profuso nello studio. Prima di lavorare stabilmente a Ferrara, trovai occupazione in aziende agroalimentari di rilievo. In tali imprese ebbi il ruolo di responsabile del Laboratorio per il controllo di qualità e della produzione. Erano attività interessanti e stimolanti, ma a volte ero costretto a lavorare per mesi lontano dalla mia abitazione, situazione incompatibile con il mio progetto di vita e familiare.

Ferrara la città delle biciclette

Ferrara, la città delle biciclette, è la scritta che appare sui cartelli indicatori arrivando in città.
Con questo semplice mezzo di locomozione: “… due ruote, pedali, telaio, borraccia, sellino e fanali…” così scriveva Alisio Venturino nella poesia “Le mie Ali”, i ferraresi vanno ovunque, di giorno e di notte.

Il Parco Urbano di Ferrara

Un’area verde praticamente in città Il Parco Urbano è un area verde di 1200 ettari collocato nella zona del Barco, a nord della città di Ferrara. Partendo dal Castello Estense e percorrendo corso Ercole I d’Este, la bella via rinascimentale della città, si raggiunge il monumento storico della Porta degli Angeli, situata sulle mura estense, …

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Una delle prime fotografie

E’ stata una delle mie prime fotografie; l’ho scattata nell’ormai lontano 2011. Eravamo alla fine dell’estate. Non ero distante da casa mia, ma è un’area nella quale difficilmente vado, non mi piace né ha elementi di particolare distinzione.

A dire il vero, in passato, non lontano dal punto dello scatto, c’era un’attività artigianale che produceva cioccolato di alta qualità. Non è una mia affermazione ma la conclusione dei tanti passa parola. Il cioccolato ed anche i panettoni pure al cioccolato non avevano pari. In quei tempi avevo regalato cioccolato ai tutti i miei amici. Volevo condividere con loro una prelibatezza, o almeno ciò che tale mi sembrava.

macchina fotografica

Da poco tempo avevo acquistati la mia prima macchina fotografica: una reflex Nikon D3300 con obiettivo 18 – 55 mm. Ero consapevole di avere acquistato una entry level, ma altro non potevo e volevo. Era un mio primo avvicinamento alla fotografia con intento concreto. Non vedevo l’ora di scattare delle fotografie. A differenza di come si fa usualmente, non mi ero preoccupato di progettare lo scatto. Con un atteggiamento quasi infantile sentivo l’impulso di scattare con la nuova macchina fotografica.

Casualmente mi trovavo davanti ad un edificio costruito con materiali con caratteristiche riflettenti. Non aveva nulla di originale e, per di più, la collocazione non lo rendeva piacevole ed interessante. Il riflesso evidenziava edifici con finestre e camini con forme che non erano le solite ed abituali. Mi colpirono queste conformazioni irregolari; destarono la mia attenzione e fotografai.

Quelle forme le associai, in forma figurata, al nostro Paese.

Intendiamoci amo l’Italia, questo paese incredibilmente bello, ricco di storia, arte, cultura, architettura, archeologia, e con una grande tradizione: la qualità del cibo e del buon vino. Malgrado questo inestimabile valore, l’immagine nel mondo e, soprattutto il giudizio di tanti stranieri, ma non solo, è l’incapacità nel gestire il nostro bel Paese, nella vita di tutti i giorni. Non si riesce a farlo funzionare nonostante le tante regole, forse troppe.

Siamo riusciti ad imbrigliarci da soli.

Negli anni, i politici, i tecnici, gli studiosi ed esperti hanno tentato, invano, di modificare questo “status”. La ragnatela dei grovigli resta e, purtroppo, tende ad accrescere le difficoltà di questo nostro Paese.

Le forme contenute nell’immagine non sono completamente deformate, quasi ad indicare ancora una possibilità, una speranza, quella tanto auspicata.

Sguardi su Ferrara

Omaggio a Gianni Vallieri

Tre amici: Paolo, Corrado e Marco hanno voluto rendere omaggio al pittore ferrarese Gianni Vallieri. Hanno raccolto nel libro fotografico “SGUARDI su Ferrara”, alcune immagini condividendo con il Pittore, seppure con diversa percezione e sensibilità, ma probabilmente con la stessa ammirazione, le mete conosciute e scontate della città.