Ferrara la città delle biciclette

dlin… dlin…

Ferrara, la città delle biciclette, è la scritta che appare sui cartelli indicatori arrivando in città.

Con questo semplice mezzo di locomozione: “… due ruote, pedali, telaio, borraccia, sellino e fanali…” così scriveva Alisio Venturino nella poesia “Le mie Ali”, [2] i ferraresi vanno ovunque, di giorno e di notte.

Per passione o per necessità, usano la bicicletta tutti i giorni, in estate e in inverno, col caldo e col freddo. E’ un mezzo leggero, alla portata di tutti, facile da usare e non ingombrante. La bici la porti con te e la metti dove vuoi; a volte la troviamo anche dove è scritto “vietato appoggiare le biciclette”.

E’ un mezzo amico dell’ambiente, non inquina, è silenzioso, ti accompagna fra le meraviglie storiche della nostra città.

Funziona con la forza muscolare, quindi è anche salutare. Un giorno all’Università un mio Professore di Chimica mi disse: “adoro la bicicletta perchè va a colesterolo”. Una metafora per sottolineare un altro dei tanti “perchè andare in bicicletta”.

Nel tempo Ferrara, è diventata sempre più la città delle biciclette; ne vediamo di piccole e grandi, per uomini e per donne, sportive e non ma soprattutto le troviamo dovunque.

Scriveva Pablo Neruda: “Mi passarono accanto le biciclette, […] discrete, veloci, trasparenti: mi parvero semplici movimenti dell’aria” [3].

Un mezzo o uno stile di vita

La città di Ferrara sorge sulle sponde del Po di Volano, che la delimita da quello che, anticamente, è stato il primo nucleo cittadino, ossia il Borgo di San Giorgio. Le distanze per andare da una parte all’altra della città sono contenute e la bicicletta diventa il mezzo che permette spostamenti con rapidità e facilità. Mediamente in un quarto d’ora di bici si può incontrare qualcuno in qualunque punto della città.

Anche questo è un elemento che ha contribuito nell’associare Ferrara alla città delle biciclette.

La grande diffusione è arrivata negli anno ’60 con l’importante decisione del Comune di Ferrara: impedire la circolazione alle auto ed alle due ruote a motore nel centro storico. L’intervento consentì ai cittadini di appropriarsi dei loro spazi, di camminare e pedalare in libertà, senza il traffico, l’inquinamento e il rumore.

E’ così che il centro storico è diventato un luogo più vivibile, dove ritrovarsi, dove restare a parlare in tranquillità, dove passeggiare o andare in bicicletta fra le vie ed i monumenti. Ve ne sono per tutti i gusti.

Ufficio delle biciclette

Le caratteristiche pianeggianti del territorio e l’attenzione della politica hanno creato i presupposti per una diffusione delle biciclette. Nel tempo, oltre a un mezzo di locomozione, è diventato un simbolo della città e quasi uno stile di vita dei suoi abitanti.

Negli anni ’90 è stato istituito l’ufficio delle biciclette a cui ha fatto seguito il sistema di mobilità ciclabile con una rete di piste dentro e fuori della città. Questi sono solo alcuni degli interventi a sostegno della bicicletta. Oggi possiamo percorrere itinerari ciclabili che consentono di muoversi, in sicurezza, in città e in provincia.

Come tanti, anch’io ogni tanto inforco la mia bici e vado ad ammirare la città.

E’ così che nel tempo ho raccolto alcune fotografie.

La bicicletta l’ho trovata dappertutto, si inserisce e si integra col territorio. Attorno a le Mura Estensi, sotto le torri del Castello Estense, nelle vie laterali del centro storico, nella storica via Ercole I d’Este, al palazzo dei Diamanti, in piazza Ariostea, nella biblioteca Ariostea, sino all’immediata periferia cittadina.

Per concludere vorrei ricordare questa poesia di Giovanni Pascoli – “La bicicletta”:

Mia terra, mia labile strada,
sei tu che trascorri o son io ?
Che importa? Ch'io venga o tu vada,
non è che un addio!
Ma bello è quest'impeto d'ala,
ma grata è l'ebbrezza del giorno.
Pur dolce è il riposo . . . Già cala
la notte: io ritorno.
La piccola lampada brilla
per mezzo all'oscura città.
Più lenta la piccola squilla
dà un palpito, e va. . .
dlin... dlin...

Per saperne di più

Bibliografia

[1] Ami, Ferrara in bici, Pietro Osti

[2] Le poesie sulla bici premiate al concorso Parole in bicicletta 2019, Le mie Ali, Alisio Venturino

[3] FIAB, ABBIATE in BICI, Hanno scritto e detto sulla bicicletta, Piccola bibliografia

[4] In bici a Ferrara lungo le mura monumentali, viagginbici.com

[5] G. Pascoli, La bicicletta, in Opere, a cura di G. Contini, Mondadori, Milano, 1974

Aggiornamento del 28 maggio 2021

Autore: Marco Morelli