Il carro Ef delle FNM

Carro Ef delle FNM.
Carro chiuso con garitta alta FNM Ef.0674 (dell’anno 1879) fotografato presso la stazione FNM Bovisa – MILANO (I) – 13 ago 1985 – © Umberto Garbagnati – https://www.pinterest.it/pin/320740804706591071/

Le FNM (Ferrovie Nord Milano)

Il carro Ef visibile nella foto è uno dei tanti carri coperti che hanno circolato per un secolo sui binari delle Ferrovie Nord Milano. Fino alla fine del Novecento era possibile vedere questi carri antiquati di foggia ottocentesca accantonati sui binari morti. Con la loro livrea grigia scrostata e le parti metalliche arrugginite, erano muti testimoni di un’epoca in cui il trasporto merci era assai fiorente anche sulle ferrovie secondarie e su quelle in concessione, come era appunto la società delle Ferrovie Nord Milano.

Essa costituiva una delle principali reti private della fine dell’Ottocento (https://www.chimicaone.it/le-strade-ferrate-in-italia/); infatti la sua nascita risale al 1877 come Società Anonima Ferrovie Milano-Saronno e Milano-Erba. Ovviamente lo scopo dei fondatori era realizzare e gestire le linee ferroviarie sul territorio lombardo,

Rapidamente si sviluppò nel Nord-Ovest della Lombardia, anche acquisendo e ampliando le linee preesistenti.

All’inizio i collegamenti riguardarono la città di Milano con:

  • Novara,
  • Varese,
  • Laveno,
  • Como
  • Brianza, limitata ad Asso

Il 22 marzo 1879 iniziava l’esercizio ferroviario con l’attivazione della linea Milano-Saronno e il nostro carro cominciava allora la sua lunghissima carriera.

Al momento dell’apertura della linea, le stazioni attive erano:

  • Milano Nord,
  • Milano Nord Bovisa,
  • Novate Milanese,
  • Bollate,
  • Traversagna,
  • Castellazzo di Bollate,
  • Garbagnate Milanese,
  • Caronno Pertusella.
  • Saronno.

Finalmente il 31 dicembre avveniva l’inaugurazione della linea Milano – Erba. Seguirà nel 1926 la quotazione in Borsa e la parte “moderna” della vita di questa rete, che esula da questo articolo.

I carri Ef delle FNM reali.

Adesso vediamo alcune benemerite strutture che hanno conservato e/o ristrutturato carri di questo tipo.

M.I.L.S – Carro a 2 assi con garitta FNM tipo Ef 0668 

In primo luogo, il Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese ( http://www.museomils.it/index.php?it/126/rotabili-delle-fnm ) ha qusto bellissimo carro fra il materiale rotabile a disposizione:

Carro Ef (ex FNM) del M.I.L.S.
Carro a 2 assi con garitta FNM tipo Ef 0668 – Documentazione M.I.L.S

S.A.F.R.E. Carro a 2 assi con garitta FNM tipo Ef 0708 

In Emilia-Romagna il S.A.F.R.E. (Sodalizio Amici Ferrovie Reggio Emilia, https://www.safre.it/recupero-rotabili/ ) ha restaurato mirabilmente questo bellissimo carro Ef 0708:

Carro Ef (ex FNM) attualmente del S.A.F.R.E.
Carro a 2 assi con garitta FNM tipo Ef 0708 – Documentazione S.A.F.R.E.

Questi carri hanno costituito per decenni il posto di lavoro del frenatore: egli manovrava il volantino del freno a vite presente nella garitta. In questo modo attuava la frenatura o la sfrenatura parziale o totale del carro contribuendo a rallentare o agevolare la marcia del treno. Egli riceveva le indicazioni dal personale di macchina della locomotiva titolare del treno, che comandava la manovra tramite l’utilizzo del fischio a vapore secondo un codice prestabilito.

La storia.

I carri di questo tipo furono costruiti in due serie:

  • La prima serie di 25 carri (numerazione da 0591 a 0615) fu prodotta dalla ditta Nicaise e Deleuve La louvrière;
  • la seconda serie di 100 carri (numerazione da 0616 a 0715) pervenne fra il 1906 e il 1907 dalla ditta Industrie Louvain.

Successivamente i carri numerati da 0600 a 0615 della prima serie confluirono nel secondo gruppo e tutti insieme furono definitivamente riclassificati da 0600 a 0715. La standardizzazione della produzione all’epoca non era eccezionale e ogni ditta aveva più o meno i propri parametri.

Il loro utilizzo consisteva nel trasporto merci cumulativo nazionale e internazionale, protratto fino alla seconda guerra mondiale. Successivamente furono relegati al servizio interno.

Dalla Prefazione all’Orario di Servizio del 1949 risultano ancora tutti a disposizione ed efficienti, ma probabilmente alcuni erano già accantonati seppur atti al servizio.

L’anno dopo ad alcuni carri fu tolta la garitta e confluirono nel gruppo E, mantenendo sempre la numerazione d’origine. Il gruppo E indica i carri chiusi nei codici della FNM. Altri ancora mutarono la garitta da alta a bassa mantenendo la classificazione Ef e la stessa numerazione.

Nel 1967 rimanevano solo 16 carri: gli altri erano spariti in seguito a trasformazioni, accantonamenti e demolzioni.

La tecnica.

I carri Ef hanno il telaio metallico, la cassa in legno con rinforzi metallici e garitta del frenatore, bassa o rialzata. Alcuni avevano anche degli sportelli di aerazione nella parte alta delle fiancate. I repulsori possono essere ad asta piena o ad asta tubolare. Ovviamente, data la simmetria del rodiggio e la sporgenza della garitta, i respingenti sotto la stessa sono più lunghi di quelli della testata opposta.

Hanno un passo di quattro metri (distanza fra gli assali), boccole a strisciamento in bagno d’olio e la condotta passante per il riscaldamento a vapore. In questo modo poterono essere utilizzati anche in composizione con carrozze passeggeri, potendo queste essere riscaldate tramite il vapore della locomotiva. La velocità massima era di 70 km/h.

Il carro Ef nel modellismo.

La FERFYX/SAFER, in collaborazione con il Circolo Ricreativo Aziendale delle Ferrovie Nord Milano, nel 2004 ha prodotto un interessante modello in due versioni, con garitta alta e bassa. Quello senza garitta fu prodotto decenni fa dalla RivaRossi nella sua scala 1:80.

Istruzioni di montaggio del carro Ef della FERFYX.
Istruzioni per il montaggio. – foto dell’autore.

Questa versione particolare è anche stata certificata:

Certificato del modello del carro Ef della FERFYX / CRA FNM.
Foto dell’autore.

Il montaggio del modello con garitta alta.

Generalmente, la cassa e il telaio sono facilmente assemblabili usando le solite cautele necessarie per il montaggio dei kit in plastica. Infatti un po’ più d’attenzione è indispensabile solo nella rimozione e pulizia del dispositivo dei freni. Anche i corrimani sono forniti dal produttore; le predelle e i gradini invece sono stati ricoperti con rivestimento metallico zigrinato ricavato dalle confezioni di medicinali.

Modello FERFYX del Carro Ef.
E’ visibile l’asta del freno a mano. – Foto dell’autore.
Modello del carro Ef della FERFYX.
Foto dell’autore.

Un esame da vicino della cabina e della ruota rendono l’idea dell’accuratezza con la quale è stato prodotto lo stampo:

Il montaggio del modello con garitta bassa.

Il montaggio avviene abbastanza facilmente; sono pochi gli sfridi e le bavette da limare via.

Per quanto riguarda il meccanismo di allontanamento del gancio in curva, il produttore propone questa soluzione: un filo di acciaio che fa da molla al timone oscillante che porta il gancio.

Cinematismo FERFYX.
Cinematismo del produttore FERFYX – foto dell’autore.

Una soluzione alternativa è quella di collegare i due timoni tramite una molla: la rigidità del meccanismo si può regolare più facilmente, provando molle diverse:

Cinematismo dell'aggancio.
Cinematismo per allungamento dei ganci in curva – foto dell’autore.

Il carro è molto leggero. Per questo motivo occorre mettere una zavora; questa è di circa una trentina di grammi, messa in modo da non interferire con il meccanismo:

A questo punto si assemblano cassa e telaio, si vernicia e si mettono le decals:

Carro Ef con garitta bassa..
Il carro dipinto, dopo il fissaggio con vernice trasparente opaca.

Finalmente è possibile costituire un convoglio minimale delle antiche Ferrovie Nord Milano:

Vista di lato del convoglio FNM.
Il convoglio visto di lato – foto dell’autore.
Convoglio delle FNM.
Il convoglio visto posteriormente di tre quarti – foto dell’autore.

Nuovi produttori: LINEAMODEL/SAFER

Recentemente anche questo produttore ha messo a disposizione modelli similari, anche senza garitta:

Naturalmente scriveremo una relazione di questi carri appena saranno disponibili.

Un modello industriale del carro Ef.

Invece la ditta tedesca PIKO ha posto in commercio un carro che vorrebbe ispirarsi al nostro:

Carro Ef secondo l'interpretazione della PIKO.
Documentazione: PIKO

Ovviamente è solo una ricoloritura di un carro tedesco già presente da decenni sui cataloghi di vari produttori, Infatti le boccole (anche se pregevoli), il sistema frenante, la predella, le scalette, la garitta e gli aeratori sono tipici del carro tedesco tipo G10. Ad esempio, ecco un’immagine del carro tedesco di questo tipo prodotto dalla FLEISCHMANN:

Carro G10 della FLEISCHMANN.
Documentazione “FLEISCHMANN”

A parte qualche leggera variazione, è lo stesso carro. Le variazioni nei prototipi sono comprensibili in quanto la produzione è stata di migliaia di esemplari per un lungo periodo di tempo; un esempio reale è in questa foto di un carro G10 restaurato:

Carro prussiano G10, al quale la PIKO si è ispirata per il suo carro Ef delle FNM.
Dampflokfest 2001, Dresden-Altstadt, 2001-04-28 Preserved freight car Nz Magdeburg 13685.

Photo: tobias b köhler – da Railfaneurope.net

Autore: R. Bigoni – aggiornamento del 24 gennaio 2021