VT 137 e VS 145 : Motrice e rimorchiata pilota della DR.

Restauro di un modello PIKO (Germania Est) risalente agli anni ’70-80.

Motrice VT 137 inquadrata di 3/4.
Foto dell’autore
Rimorchiata VS 145 inquadrata di 3/4.
Foto dell’autore

Breve storia dei rotabili reali

Automotrice diesel-elettrica a quattro assi – progetto standardizzato VT 137 058 – 067 (Epoca 3)

Prima della II guerra mondiale, nella DR (Deutche Reichsbahn), le sigle VT 137 e VS 145 contraddistinguevano rispettivamente la motrice e la rimorchiata pilota di un convoglio automotore leggero passeggeri. Esso è l’equivalente tedesco delle italiane “littorine”. Queste automotrici avevano un nuovo motore da 302 kw/410 CV e sono state progettate per una velocità massima superiore ai veicoli della classe 220 kW/300 CV, soprattutto per periodi di scarso traffico sulle linee principali, ma anche per il traffico extraurbano.

Il progresso tecnico rapido e costante insieme alla longevità del materiale rotabile hanno portato a notevoli differenze fra le varie sottoserie, pur mantenendo lo stesso concetto base. Le differenze si sviluppavano nell’ambito della motorizzazione, dei controlli e delle planimentrie. L’interno è stato progettato in tre diverse varianti, a seconda degli utilizzi previsti. La motrice illustrata appartiene al sottogruppo VT 137 058-067, tipo BC Pw 4i delle Ferrovie dello stato tedesco anteguerra DR della Deutsche Reichsbahn Gesellschaft.

Informazioni su questi tipi di convogli sono reperibili al seguente link: https://dampflok-bilder.jimdofree.com/deutsche-triebwagen/verbrennungstriebwagen/vt-137/#VT137_058-067,075-079 ; alcune serie sono anche raffigurate in immagini. Nel dopoguerra la DR riclassificò come BR 195 le motrici e BR 185 le rimorchiate pilota. La VT 137 066 invece rimane in occidente ed è presa in carico dalle DB (Deutche Bundesbahn), le quali la immatricolano come VT 33 106 nel 1947 e la porranno fuori servizio nel 1964.

Progetto e costruzione delle VT 137 e VS 145.

Negli anni trenta le ferrovie tedesche commissionarono una prima serie di questi convogli. Nel 1934 il produttore ferroviario Wismar consegnò tre automotrici diesel-elettriche classificate come VT 137 028-030, Esse determineranno l’aspetto delle automotrici leggere da 410 CV / 302 kW nell’ambito della DRG. Con alcune piccole modifiche, altre quindici automotrici furono consegnate nel 1934/35 e classificate come VT 137 058-067 e 075-079. Esse sono i prototipi del modello descritto in questo articolo.

Dal motore diesel da 302 kw (410 CV) la trasmissione del moto agli assi avveniva elettricamente. La successione degli assi era 2’Bo’ (ovvero un carrello monomotore e uno folle), avevano un peso in servizio di 43,0 t, un peso massimo per asse di 12,0 t e raggiungevano una velocità massima di 110 km/h. La lunghezza era di 21.873 mm e i posti disponibili complessivi erano 71+4. Questi convogli hanno percorso i binari delle ferrovie federali tedesche (DB) fino al 1964, mentre nella Repubblica Democratica Tedesca hanno circolato fino al 1977.

La ripartenza nel dopoguerra.

Risolti i problemi più impellenti del secondo dopoguerra, anche la produzione di modelli ferroviari in Europa conobbe un notevole sviluppo. Essa era destinata in gran parte al mercato del giocattolo “tecnologico”, ma già allora era presente il collezionismo, specie per le riproduzioni più accurate. Alcuni produttori del passato riuscirono a risorgere e altri partirono ex-novo. In Italia si diffusero specialmente la Märklin (3 rotaie, con presa centrale a corrente alternata), la Fleischmann, la Trix, la RivaRossi e la LIMA, queste ultime a due rotaie e corrente continua. La LIMA arriverà a essere il maggior produttore mondiale prima della crisi arrivata verso la fine del secolo scorso.

Un produttore della DDR.

Ma non vi erano solo quelle marche così famose. Nella Germania Est sorse la ditta PIKO che, partita come quasi tutte con produzioni giocattolesche, affinò presto la sua tecnologia fino a produrre materiale altamente competitivo come qualità di riproduzione e affidabilità. Prova ne sia che dopo cinquant’anni questo modello, acquistato non funzionante a bassissimo prezzo, dopo un adeguato restauro è tornato in piena attività e con una resa estetica di tutto rispetto anche oggi:

Foto dell’autore.

I modelli: VT 137 e VS 145

Il modello riproduce l’automotrice termica serie Vt 137 e la rimorchiata pilota Vs 145 con la livrea della DR ex Deutche ReichsBahn antecedente la II guerra mondiale.

Guasti e malfunzionamenti meccanici ed elettrici per le VT 137 e VS 145.

Posto sul binario alimentato, il modello rimaneva immobile ma si sentiva il ronzio del motore; inoltre una coppia di luci frontali non si accendeva (il modello era dotato d’inversione automatica bianco/rosso a seconda del senso di marcia). Poiché il motore girava, ma il moto non era trasmesso agli assi motori il problema doveva risiedere nella cascata d’ingranaggi. Di conseguenza è stata rimossa la carrozzeria, tolti i carrelli (uno motore e uno folle) ed esaminata la cascata medesima. Il problema si è rivelato essere il pignone, che ruotava libero sull’asse motore e quindi non trasmetteva il moto. In questo caso è stato sufficiente irruvidire la parte dell’asse che supporta l’ingranaggio con carta smeriglio, un’accurata pulizia, aggiungere una piccolissima quantità di collante bicomponente e reinnestare l’ingranaggio. Un controllo alla cascata d’ingranaggi, una pulizia seguita dalla lubrificazione e il motore è tornato a girare dolcemente.

Rotore del motore vella VT 137.
Rotore con pignone – Foto dell’autore.

Problemi all’illuminazione.

Il problema delle luci frontali si è rivelato un po’ più complesso, sia per la motrice VT 137 che per la rimorchiata pilota VS 145. In primis i diodi sono di una foggia diversa dai piccoli cilindretti neri che conosciamo, reperibili in qualunque negozio di elettronica: sono porzioni quadrate di semiconduttore con i bordi scoperti (la cosa non è importante date le basse tensioni in gioco) e il contatto con le lamine di rame non era perfetto; è stata sufficiente una goccia di stagno per ripristinare il contatto elettrico:

Circuito per l'illuminazione della motrice VT 137.
Diodi per inversione dell’illuminazione. Notare l’intelligente disposizione dei conduttori di rame per assicurare il cambio luci bianco/rosso e la continuità elettrica fra la motrice e la rimorchiata. – Foto dell’autore.

Il secondo problema è insito nel materale costituente la sede delle lampadine, il quale è di lega leggera (forse Zama). Le sedi presentavano crettature e ossidazioni, per cui il contatto elettrico era carente (inoltre una lampadina era bruciata). Si è rimediato asportando le zone ossidate con una lima dolce e carta vetrata, mentre le crettature sono state bloccate con un velo di collante bicomponente poliuretanico. Inseriti tutti i componenti, l’illuminazione fronte/retro bianco/rosso è tornata perfettamente funzionante:

Miglioramento estetico e inserimento illuminazione interna per VT 137 e VS 145.

Approfittando del fatto che i rotabili erano scomposti nei loro elementi, si è provveduto a una verniciatura degli ambienti interni, delle pareti per evitare che la luminosità filtrasse all’esterno e all’inserimento dei personaggi. Al di sopra di essi è stato posto un diffusore ottico, ricoperto con alluminio per dissipare il calore delle lampadine e impedire alla luminosità di filtrare dal tetto:

Arredamento interno per la VT 137 e la VS 145.

Il test effettuato al buio ha fornito i seguenti risultati:

Illuminazione per laVT 137.
Foto dell’autore.
Illuminazione per la VS 145.
Illuminazione retro per la VT 137.
Foto dell’autore.
Illuminazione retro per la VS 145.
Foto dell’autore.

Miglioramento dei particolari.

Il modello richiedeva la colorazione di ruote, carrelli, sottocassa, tubi, rubinetterie, ghiere dei fanali, corrimani, tergicristalli, respingenti e quant’altro evidente all’esterno. Inoltre mancava la grata antiscivolo agli scalini delle porte e ha dovuto essere riportata. Dopo un’accurata lubrificazione di tutte le parti in movimento i rotabili sono stati riassemblati e ora sono pronti a riprendere il loro servizio sulle linee secondarie tedesche:

VT 137
VS 145
VT 137

Autore: R. Bigoni 02 agosto 2020 – Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2020